Spaghetti al Profumo di Mare e di Limone

Oggi non e’ giornata….il tempo e’ grigio fuori e …dentro…sono meteopatica…questo vuol dire che oggi sono nervosa (più del solito) e non ho pazienza con nessuno (meno del solito)…aggiungiamo che c’è da pulire la casa (abbandonata per due giorni)…aggiungiamo i vari piagnistei dei bambini ( che, non lo so..ma lo fanno apposta ad essere piu’ capricciosi quando io sto così?)..aggiungiamo che non troviamo un posto decente per andare in vacanza…mettiamoci pure che domani si rientra a lavoro…AIUTOOOOOOOOOOOO
E allora preparo un classico della cucina mediterranea e soprattutto partenopea. I frutti di mare sono il “pesce” (non so come dire) che preferisco di piu’ in assoluto e sono il piatto che non manca in nessun menu’ di nessun ristorante, trattoria, pizzeria che dir si voglia. Qui da noi le cozze e le vongole sono un po’ come il pane. Si avvicina l’estate e un piatto come questo fa venire in mente terrazze fresche, pergolati, spiagge di ciottoli e il fruscio del mare………gia’ mi sono tranquillizzata…..eheheheheh….
Per 2 persone
500 gr frutti di mare (vongole, lupini, cozze)
180/200 gr spaghetti
1 pomodoro tondo
limone
aglio
sale
olio
prezzemolo
vino bianco
In una padella mettere uno spicchio d’aglio, l’olio  e le vongole con il lupini. Coprire, mettere sul fuoco e far aprire i frutti.
Pulire bene le cozze, metterle in altra padella con due cucchiai di vino coprire mettere sul fuoco e far aprire.
Quando si sono un po’ raffreddate staccare i frutti dai gusci (lasciarne solo alcuni col guscio) e filtrare il sughetto e metterlo da parte. Stessa cosa con le cozze facendo però attenzione a togliere bene il peduncolo della cozza ( da noi si chiama “lo streppone“)
Nella stessa padella delle vongole mettere il pomodoro tagliato a tocchetti con un filo di olio e far cuocere
Aggiungere i frutti di mare e le zeste del limone e qualche goccia di succo. Non eccedere col limone che altrimenti copre il sapore dei frutti di mare e non salare.
Nel frattempo calare gli spaghetti e a due minuti dalla fine della cottura aggiungerli al sughetto con anche il sughetto delle vongole che avavamo messo da parte. Se necessario aggiungere anche di un po’ di acqua di cottura. A questo punto aggiustare di sale, se e’ necessario, e profumare con del prezzemolo tritato.
Servire caldo….
“La nostra cucina si rifà alle origini greche e a quelle romane, nonché alle ricette del famoso gastronomo Apicio Gavio del II secolo a. C. 

Con gli Angioini i menù diventarono profumati per l’aggiunta del basilico e prezzemolo importati dalla Francia.Con gli aragonesi i pranzi erano luculliani, con carne grassa, pesce, frittura. Tra i ricchi era frequente l’infarto dopo banchetti e libagioni.

 Essendo un popolo che ha subito varie dominazioni ed essendo stata Napoli capitale del Regno delle due Sicilie, la nostra cucina ha subito nei secoli varie contaminazioni e nello stesso tempo si è formata nelle corti nobili, quindi o è una cucina molto ricca o molto povera. 
 
……..I primi di pesce possono essere vermicelli con le vongole o spaghetti con le cozze o linguine ai frutti di mare (il risotto alla pescatora è “moderno”).
 

I frutti di mare vanno cucinati sempre in aglio e olio, con qualche pomodorino (i pescatori dicono “…’e pummarulelle una e ddoje…’a terza avite jettà tutte cose” traduzione: solo uno o due pomodorini, se ne mettete un terzo, è meglio buttare via tutto). 

La cipolla a Napoli deve stare lontana dal pesce. ” (da http://www.coquinaria.it)

Con questa ricetta partecipo al contest di Pecorella di Marzapane

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